A vedere il sito ilverobenessere.com ci ha preso un leggero malessere.
Temiamo che parlare del suo contenuto complessivo sia un'impresa superiore alle nostre scarse forze. Per fortuna il nostro compito in questo post é molto più limitato: ci é stato richiesto di commentare una specifica offerta di affiliazione che viene veicolata da questo sito.
Come spesso accade, nel sito se ne parla in modo un po' misterioso, ma con un po' di pazienza alla fine si scopre che si parla della PM-International AG, fondata da tal Rolf Sorg che tuttora ne sarebbe il presidente, che controlla la vendita via sistema piramidale di due marchi: FitLine (integratori alimentari, roba come Agel o Herbalife, a quanto abbiamo capito) e Laurent Cristanel (prodotti cosmetici).
In breve: consiglieremmo di stare alla larga da queste offerte sia perché si rischia di sprecare il proprio tempo e il proprio denaro inutilmente, come troppo spesso accade nei sistemi piramidali, sia perché mettersi a vendere prodotti che hanno a che fare con la salute non ci pare una idea geniale, se non si ha una approfondita esperienza in materia.
Un breve accenno sul gestore di ilverobenessere.com, sito da cui arriva l'offerta. Apprezziamo molto il fatto che Vincenzo ci metta il nome e la faccia, pensiamo che sia veramente convinto di quello che fa, e leggere il suo curriculum, come lui stesso lo pubblica nel sito, ce ne convinciamo ancora di più.
Secondo noi esagera un po': a otto anni sarebbe già stato un piccolo impenditore, a dodici avrebbe imparato a programmare e a quattordici avrebbe fondato una società per lo sviluppo software (ma non da solo, bensì con un amico). Carriera che pare sia stata abbandonata, dato che Vincenzo a 16 anni avrebbe deciso di fare il fattorino, cosa che lo ha portato nel giro di sette anni a diventare responsabile di un negozio.
E fin qui tutto bene.
Purtroppo (almeno, secondo il nostro modesto punto di vista) nel 1996 Vincenzo scopre il mondo delle piramidi e ne viene assorbito. Rispetto a molti altri suoi colleghi, dobbiamo dire che ne apprezziamo la schiettezza, che lo porta a dire: "Quando ho intrapreso la strada del Network Marketing, la prima cosa che mi ha spinto sono stati i soldi"; é interessante anche come noti, perlomeno implicitamente, che le possibilità di successo sono in realtà molto limitate, "non è importante l'obiettivo che raggiungi", ma divergiamo da lui quando dice, ci pare di capire con entusiasmo, che apprezza quello che é diventato "lottando giorno dopo giorno" nei vari schemi piramidali che ha conosciuto. Diciamo che non ci piace la scala di valori proposta da una piramide e pensiamo che sarebbe meglio dedicare il proprio tempo ad altri obbiettivi.
Siamo d'accordo con la sua definizione di successo, "fai nella vita ciò che più ti piace", solo che non ci riesce di capire come sia possibile che per qualcuno questo si traduca nel tirare altre persone dentro a piramidi.
Detto questo, il suo invito ad unirsi al club del vero benessere (ovvero, se abbiamo capito bene, alla mailing list del sito) ci trova per lo meno dubbiosi.
Passiamo alla piramide che ci é stato detto Vincenzo promuove: la PM-International. Secondo Vincenzo ha il vantaggio fondamentale rispetto ad altre piramidi di non far scappare il possibile bersaglio solo a sentire il nome. Sarà anche perché non é molto nota, ci verrebbe da chiosare.
Abbiamo dato una rapida occhiata a fitline.com, il sito che tratta della linea degli integratori alimentari della PM-International, e siamo rimasti piuttosto sorpresi da non trovare una spiegazione dettagliata dei prodotti in vendita. Ad esempio, il Cellenergy-Set, che cos'é? OK, é un "powercocktail". Ma che c'é dentro?
Abbiamo meno consuetudine con la cosmetica, ma pure laurent-cristanel.com ci é sembrato piuttosto carente di informazioni.
Insomma, ci pare che, come troppo spesso accade nei sistemi piramidali, l'enfasi sia sul fatturato generato e si trascuri il prodotto. Se questo é spiacevole nelle piramidi in genere, ci sembra preoccupante in casi come questi, dove il prodotto noi ce lo mangiamo, o ce lo spalmiamo sul corpo.
8 commenti:
Ringraziamo Vincenzo Lembo (in persona) che ha lasciato un commento a questo post. Purtroppo non ci pare opportuno pubblicarlo a causa del linguaggio utilizzato, ma ne diamo volentieri conto sommariamente, aggiungendoci le nostre considerazioni.
Ci chiede se sappiamo quale sono le differenze tra "Network Marketing" e "piramide". Per quanto ne sappiamo noi, non ce ne sono. E in Italia la legge che regolamenta questo settore (173/2005) parla solo di "forme di vendita piramidali".
Ci dice che se vogliamo saperne di più sui prodotti da lui commercializzati dobbiamo chiedere, come del resto si dovrebbe fare per i prodotti della concorrenza. Dipende da cosa si considera per concorrenza. Ad esempio, per sapere cosa sia il supradyn basta andare a vedere qui: supradyn.bayer.it/supradyn.html. Secondo noi è meglio evitare chi non ha un atteggiamento trasparente sulla merce che vende.
Ci dice di non essere contento del post, e in effetti non è scritto in modo molto amichevole ma non ci sembra che ci siano gli estremi per una denuncia. Siamo sempre disposti a correzioni, ma ci si dovrebbe spiegare meglio il motivo. Il fatto che risulti spiacevole al lettore non ci sembra sufficiente.
Si domanda se questo post non abbia il solo scopo di attirare traffico. Purtroppo, a quanto vediamo dalle statistiche del blog, questo post lo hanno letto solo in quattro gatti.
In chiusura ci saluta cordialmente (ricambiamo) e ci ricorda che "conoscenza è potere".
@Vincenzo: ti ringraziamo per il tuo cortese interesse nei nostri confronti ma, francamente, troviamo che l'idea di organizzare "una sorta di intervista" non porterebbe a niente di buono.
Tu non saresti soddisfatto dal taglio che le verrebbe dato, e noi non resteremmo soddisfatti dalle risposte, che finiremmo per ritenere elusive, come ci è parsa elusiva la tua posizione sulle componenti dei prodotti che vendi ("non vedo perché fitline debba scriverti cosa c'é dentro").
@Antonio. Dici che non ti piace come curiamo questo blog. Grazie per avercelo fatto sapere. Ti consigliamo di frequentare in futuro siti che più si addicono ai tuoi gusti personali.
Dici inoltre che ora Fitline pubblica sul suo sito gli ingredienti dei prodotti commercializzati. Ci sembra un bel passo in avanti. Anche se i link che ci passi non riportano le quantità delle singole componenti, e questo rende la lettura molto meno interessante.
Ci metti al corrente del fatto che il fondatore di FitLine è un membro di un club tedesco dal nome che non ci dice niente: Europäischer Wirtschaftssenat. Siamo contenti per lui, ma questo non ci dice niente sulla qualità dei prodotti della sua azienda.
In ogni caso, fossero anche prodotti di qualità eccelsa, a nostro avviso non è una buona idea assumerli se non dopo averne parlato con un proprio medico di fiducia.
A tuo parere, paragonare FitLine ad Agel equivarrebbe a disqualificare FitLine. Ti invitiamo a discutere la cosa con affiliati Agel, e farci sapere il risultato.
Un anonimo che ci pare abbia preso in antipatia Vincenzo Lembo ci scrive un commento che ci pare inutilmente insultante nei suoi confronti. Lo invitiamo perciò a risolvere i suoi problemi direttamente con lui, invece di tirare in ballo a noi.
Riepiloghiamo rapidamente il succo del suo ragionamento, se lo abbiamo capito bene (se no, l'anonimo potrebbe scrivere quello che pensa in un proprio blog e passarcene l'indirizzo):
Il signor Lembo farebbe affermazioni irreali sui prodotti che vende, veicolando idee di guadagni e benefici che sarebbero ampiamente esagerati.
L'anonimo di cui sopra ci riscrive per spiegarci come fare un blog.
Purtroppo siamo di comprendonio limitato e per capire meglio avremmo bisogno di un esempio. Non è che può fare un suo blog e passarcene l'indirizzo?
Marika, che scrivi per dirci "Solitamente evito di intervenire su forum dove si discute di MLM (...)": un saluto, una precisazione (questo non è un forum, ma un blog), e un invito: se è vero non intervieni spesso in discussioni sulle piramidi, continua così che vai bene.
A tuo dire ti occuperesti "di consulenza aziendale" e dall'alto della tua esperienza "vi chiedo: quale attività non è piramidale??In qualsiasi azienda io entri nell'organigramma trovo una struttura piramidale..".
Ti rendi conto che questa affermazione è una idiozia? Molto diffusa tra i sostenitori delle piramidi, d'accordo, ma pur sempre un'idiozia. Se la risposta è no, e davvero ti occupi di consulenza aziendale, è un caso davvero preoccupante.
Che consulenze puoi dare se non ti rendi conto che parliamo di piramidi in quanto questo è il termine utilizzato dalla legge 173/2005 che definisce tali entità?
Non è un problema di forma della struttura aziendale, ma di come vengono gestite le relazioni. Fai un piacere a te stessa, e alle aziende a cui vendi le tue conoscenze, e informati su quello di cui vuoi parlare.
Il fatto che "In 10 anni di MLM ne ho conosciuti molto.." e non hai ancora capito che differenza c'è tra una piramide (come definita dalla legge 173/2005) e tutte le altre strutture che citi a sproposito, fanno pensare che tu sia in smaccata malafede, o che dieci anni di piramidi ti abbiano offuscato oltre misura le capacità di giudizio.
Un affiliato ad una piramide ci scrive per dirci che gli sembriamo insensatamente prevenuti nei confronti delle piramidi in generale.
Se dedicasse qualche tempo alla lettura del blog scoprirebbe che un senso alla nostra prevenzione c'è, anche se lui è libero di non condividerlo.
Ci chiede "che male c'è" (1) nel consumare i prodotti proposti da una piramide e (2) nell'attirare altra gente nella piramide, al fine di guadagnare (pochissimo) quando loro consumano.
Dipende dalla piramide e dal prodotto. Ma, in generale:
(1) Troppo spesso la qualità del prodotto non è eccelsa, e il prezzo di vendita ingiustificatamente elevato.
(2) Il lavoro di reclutamento è solitamente sottopagato, a guadagnarci sono solo i vertici della piramide. Nel reclutare tu metti la faccia per un prodotto che in genere è scarso (vedi punto precedente).
Anonimo dice inoltre che gli sembra "che non ci sia niente di illecito" nel sistema retributivo delle piramidi. Dipende dalle piramidi. Gli consigliamo di leggere con attenzione la legge italiana numero 173/2005 che le regolamenta. Alcune piramidi hanno già dovuto pagare forti ammende per averla violato.
Maurizio ci scrive che gli "dispiace di leggere sempre i soliti battibecchi su questi sistemi di lavoro". Condividiamo il suo dispiacere, anche se con motivazioni diverse. Lui vorrebbe sdoganate le piramidi (non tutte, solo quelle a cui lui partecipa), noi preferiremmo che questo sistema commerciale venisse regolamentato con maggior severità.
Per lui con sistema piramidale si intende "una truffa da stare alla larga, la quale viene intrapresa da alcuni singoli truffatori o false aziende le quali o i quali si riconoscono di solito per l'alto costo di entrata". Secondo noi, in Italia, la definizione di piramide che vale è quella indicata nella legge 173/2005, che non fa alcuna distinzione in base al costo di accesso, ma al modo in cui l'affiliato realizza il suo (in genere misero) guadagno.
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