easytag.altervista.org

Francesco (ciao e grazie) ci segnala un'offerta di lavoro assolutamente inaffidabile che ha trovato su bakeca.it. Consigliamo, per questa e altre simili inserzioni, di segnalare la cosa direttamente allo staff di bakeca.it, è molto facile, basta andare sotto l'annuncio, cliccare sul tabulatore "Segnala" (evitando "Rispondi" e "Condividi") e scrivendo il motivo che ci fa pensare che l'annuncio sia da eliminare. In questo caso, si tratta evidentemente di una catena di Sant'Antonio, meccanismo che in Italia è illegale e potenzialmente punito con una certa severità.

Francesco ha chiesto informazioni, anche se già immaginava che non si trattava di niente di concreto, e infatti ha ottenuto questa risposta:

Date: Thu, 20 Oct 2011 16:34:59 +0200
From: sandropilo1@libero.it
To: (...)
Subject: R: Risposta al tuo annuncio su Bakeca: Lavoro a domicilio.

Ciao

questo è il sito dove ci sono tutte le informazioni:
http://www.easytag.altervista.org/
con i 3€ si compra un pacchetto che permetterà di creare un sito come il mio, da lì non dovrai far altro che mettere annunci e indirizzare chi ti contatterà al sito che avrai creato...ed ogni email che ti arriverà da paypal sarà una notifica di pagamento che le persone ti avranno fatto per aver adottato a loro volta il pacchetto è un sistema che funziona bene (e per fortuna per la prima volta con un lavoro da casa sto vedendo i risultati)!senza contare che dopo 4ore dall'inserimento dei primi annunci ho guadagnato i primi 3€ ora sto cominciando realmente a guadagnare dai 9€ ai 18€ al giorno,e spero di arrivare a quei 300-400€ che uno vorrebbe in più a fine mese, preferisco essere sincero piuttosto che promettere guadagni assurdi per un lavoro da casa, ovviamente dipende da quanto tempo si dedica per pubblicizzare il sistema (io lo faccio nel tempo libero) per qualsiasi dubbio o domanda non esitare a chiedere

un saluto
Roberto


E' ammirevole la sincerità di Roberto (o Sandro Pilo, sincero ma confuso, evidentemente, al punto da non sapere bene quale sia il suo nome) nel dichiarare esplicitamente che si tratta di una catena di Sant'Antonio. Chissà, forse non sa nemmeno che si tratta di un reato, ma in ogni caso ricordiamo che la legge non ammette ignoranza.

Da notare anche le cifre misere di cui si parla (una decina di Euro al giorno), quando la pena prevista dalla legge 173/2005 è da sei mesi a un anno di galera e una ammenda da centomila a seicentomila Euro.

Se andiamo a vedere il sito, ospitato gratuitamente da altervista, vediamo che si tratta di un incatenato a BusinessClub, di cui abbiamo già parlato in passato.

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