XanGo e AGCM

Nel parlare della vicenda XanGo come segnalata da Altroconsumo, ci era venuto il dubbio che ci fosse una bizzarra confusione tra AGCOM (il garante per le comunicazioni) e AGCM (il garante per la concorrenza e il mercato).

Ma vediamo ora online il bollettino n.49/2010 dell'AGCM, ufficialmente pubblicato il 3 gennaio 2011, che riporta il Provvedimento n. 21917 a carico di XanGo e che ci toglie ogni dubbio.

A muoversi è stato, per l'appunto, l'AGCM.

Consigliamo la lettura del documento citato - il provvedimento che ci interessa è a pagina 211 - e riportiamo qui quelli che ci sembrano punti significativi.

Il provvedimento è stato avviato nei riguardi di Xango Italy S.r.l. su segnalazione del Ministero della Salute e delle associazioni Altroconsumo, Codacons, Adusbef e Federsalus.

Si può comprare il succo di frutta XanGo, 115€ per una confezione da 3 litri (il che vuol dire più di 38€ al litro), solo registrandosi sul sito aziendale, diventando "incaricato" o "cliente preferito". L'incaricato entra nel cosiddetto Sistema Xango strutturato su nove livelli e "nel materiale acquisito agli atti vengono prospettati ingenti guadagni correlati alla possibile costituzione di una rete/piramide".

Le commissioni destinate all'incaricato sono subordinate ad una serie di requisiti, quali: un'obbligo mensile di acquisto di succo di frutta pari a 115 o 230€ per uso personale; requisiti sulla sottopiramide relativa all'incaricato; requisti relativi al "grado" dell'incaricato nella piramide.

Per entrare nel "sistema" si deve pagare una quota di registrazione di 34€.

Notiamo che nel provvedimento si qualifica Xango Italy S.r.l. come "il professionista". Da cui ci viene da pensare che Xango Italy sia una srl individuale (o unipersonale). Dunque in pratica si tratterebbe di un singolo individuo che farebbe da cima della piramide italiana di XanGo.

"Funzionale allo sviluppo del Sistema Xango è la presentazione del prodotto con vanti a carattere prevalentemente salutistico, che non troverebbero conferma nella letteratura scientifica di settore."

Interessante la sezione in cui si fanno i conti in tasca alla piramide. Si parla di cifre nell'ordine di "circa un milione e mezzo di euro su base mensile", di cui solo le briciole, naturalmente, restano nelle mani degli "incaricati". La quasi totalità, come è nella natura del meccanismo piramidale, resta nelle tasche del vertice.

Il succo arriva dall'Olanda. Non è la prima volta che vediamo una piramide americana scegliere l'Olanda come testa di ponte per lo sviluppo in Europa. Ci saranno validi motivi, forse una legislazione particolarmente permissiva.

Dalle "memorie delle parti" leggiamo che "il professionista" (ovvero Xango Italy S.r.l.) "qualifica il proprio sistema di vendite come “multilevel marketing” e lo ritiene in linea con il dettato normativo della legge n. 173/05".

Nelle "valutazioni" si legge che, secondo AGCM, "gli elementi raccolti confermano che il Sistema Xango integra uno schema di carattere piramidale" in quanto lo scopo principale dell'incaricato è il "continuo sforzo di inserimento di nuovi consumatori, quali incaricati per ampliare e rafforzare il sistema di acquisto a lui riferibile"

Dunque AGCM dispone che Xango Italy sospenda il reclutamento e rimuova le indicazioni non dimostrate sulle proprietà salutistiche del prodotto.

Nessun commento: