freewin.com

Ringraziamo Lorenzo che ci segnala che vincigratis.it, di cui avevamo scritto in questo post, ha cambiato nome in freewin.com, e ci racconta come la sua esperienza sia estremamente negativa.

Nel nostro post su vincigratis avevamo scritto che la possibilità di vincere i premi messi in palio ci sembrava piuttosto ridotta. Stando a quanto ci racconta Lorenzo eravamo fin troppo ottimisti.

Notiamo che in freewin.com non si cita che si tratta di una iniziativa di tekka.it, ma se andiamo su quest'altro sito leggiamo nella homepage che "Tekka lancia Freewin: una piattaforma di gioco integrata ai più importanti sistemi di lead generation : Zanox - Tradedoubler - Clickpoint - Public-Idées, questa iniziativa consentirà a Tekka di sviluppare un nuovo business e di poter monitorare il "panorama del cpa" mondiale".

Nonostante la roboante presentazione, non abbiamo trovato tracce consistenti di Tekka, che ci pare una realtà piuttosto marginale.

In ogni caso, letta la presentazione su tekka.it, desta un certo stupore vedere su whois che la registrazione del dominio freewin.com é fatta da un privato, tale Lee JeongSeon - nome che ci suona coreano - che sarebbe residente a Torino. Il Matteo Costa, indicato come general manager della Tekka, risulta in questo contesto come il contatto amministrativo.

Altro colpo di scena quando andiamo a vedere su freewin.com. Tekka é una azienda torinese, il dominio di freewin é registrato da torinesi (o perlomeno da uno che dice di risiedere a Torino), é strano scoprire che freewin.com é sito della Tekka Lab, azienda francese, con sede a Mentone presso gli uffici della Sogedom - una azienda, a quanto abbiamo capito, su cui si appoggiano società straniere che intendono operare in Francia.

Ben poco abbiamo scoperto sulla Tekka Lab. Hanno un sito web inutilizzato e il cui dominio é stato registrato nel febbraio scorso dal solito Matteo Costa per conto della solita Tekka torinese.

In cosa consista freewin lo abbiamo capito leggendo la presentazione su tekka.it: noi facciamo click su banner pubblicitari, loro incassano le cifre pagate dagli sponsor, e ci dovrebbero girare a noi una parte di questo guadagno.

In genere questo schema non funziona, perché gli sponsor non sono scemi, e non sono disposti a pagare poi molto per un traffico che non produce reddito.

Ma chi lo sa, magari in questo caso ... in questo caso, a quanto ci dice Lorenzo é ancora peggio: "Io mi sono iscritto qualche mese fa; ho giocato giornalmente compilando 10 schedine che ti permettono di vincere punti che accumulati ti darebbero diritto a dei premi. Ogni qualvolta si giocano le schedine occorre cliccare su un banner per validare la giocata. Il problema é che raggiunto il numero di punti sufficiente a richiedere il premio, lo stesso non é più disponibile. Addirittura ultimamente hanno cambiato tutti i premi in palio e azzerato i punti che avevo accumulato, sia i miei che quelli di tutti gli altri iscritti. Facendo una ricerca su internet ho scoperto che la stessa azienda in passato si chiamava vincigratis.it e che nel momento in cui ha cambiato nome ha azzerato tutti i punti anche a tutti gli iscritti a quel sito. In pratica questi fanno iscrivere sul proprio sito migliaia di persone, allettandole con dei premi che non vedranno mai ed intanto loro si fanno pagare dalle aziende sia per gli infiniti clic che ricevono sui loro banner che per la pubblicità che poi ci viene spammata una volta avuta la lista delle nostre mail."

Data questa situazione, che fare? Prima cosa chiederemmo che i nostri dati personali siano rimossi dai loro archivi. Se non ci guadagnamo niente noi, che almeno non ci guadagnino loro con i nostri dati. Poi segnaleremmo quello che ci pare un comportamento scorretto all'autorità garante della concorrenza e del mercato.