Per chiarire subito le carte in tavola, a Bob le aste on line, siano queste evoluzioni del meccanismo classico o siano al ribasso, non convincono per niente. "Chi mi garantisce", ci dice, "che il funzionamento sia regolare?"
Già, perché in Italia le aste sono attentamente regolamentate ma le aste online che abbiamo visto, accampando varie ragioni, non seguono per niente la normativa.
Detto questo, il sito che vediamo in questo post, www.bidplaza.it, si trova nella fascia bassa dei siti che abbiamo visto in questa categoria. A motivare questo nostro parere la mancanza di trasparenza che abbiamo rilevato e una certa negativa nomea che si sono fatti nel web.
Andiamo a vedere il sito. Nella pagina "Chi siamo", ci viene detto che bidplaza.it é gestita e amministrata da Bidplaza Group SA, società lussemburghese che "ha conferito alla Bidplaza Italia srl ... l'incarico di prestare il servizio di trasmissione del Pacchetto di Informazioni [...e] di trattare i dati personali di ciascun utente." Insomma, la Bidplaza Italia avrebbe solo compiti accessori, e la vera responsabile del sito sarebbe la Bidplaza lussemburghese.
Cerchiamo più informazioni sulla pagina della privacy, ma nemmeno lì troviamo un qualche nome o numero di telefono, solo indirizzi email. La pagina dei contatti, inoltre, non esiste, é semplicemente un rimando a un indirizzo di posta elettronica.
Niente nomi, niente numeri di telefono, si rimanda a una società lussemburghese. Niente che ci tranquillizzi, semmai il contrario.
Guardiamo su whois alla ricerca di maggiori informazioni e troviamo che il dominio é stato registrato da tale Antonella Gambaro per conto della Bidplaza srl - fin qui tutto bene - ma notiamo che la macchina su cui il sito gira é posta in Turchia. La situazione diventa ancora più complicata, e meno affidabile.
Bidplaza avrebbe anche un fratellino spagnolo, www.bidplaza.es, ma al momento ci risulta irraggiungibile (cattivo segno). Da whois vediamo che il dominio é stato registrato da Bidplaza srl a gennaio dell'anno scorso per un solo anno, quindi sarebbe in scadenza. Se non si sbrigano a rinnovare la registrazione rischiano di vederselo togliere. Ma sembra non siano molto preoccupati della cosa.
Tra le curiosità, c'é una pubblicità in forma di intervista da un dj di Radio Monte Carlo a Sadok Kohen, indicato come socio promotore di Bidplaza. Purtroppo si tratta di pubblicità, e quindi non é che vengano fatte domande molto interessanti. Però notiamo che Sadok definisce il meccanismo adottato da Bidplaza come un "sistema un po' introverso complicato di marketing on line". Una presentazione che non ci invoglia a partecipare. Secondo Sadok i soldi salterebbero fuori dalla rivendita delle informazioni personali fornite dagli utenti. Secondo l'intervistatore si tratterebbe di un "meccanismo perverso e affascinante". Che dire, a noi non affascina.
Cerchiamo informazioni su Sadok Kohen, troviamo il suo curriculum su linkedin in cui ci dice di aver lavorato per Microsoft dal '97 al 2001, per poi passare ad aziende di cui non siamo riusciti a capire molto, tale Telsad (01-04), poi Intelicom (04-06), Esmedia (05-07, in parziale sovrapposizione con Intelicom) e infine Bidplaza. Un articolo su Millionaire del maggio 2008 parla di Sadok "ingegnere di origini turche ma trapiantato in Italia. Sadok Kohen, 31 anni, ha lavorato in Microsoft occupandosi a lungo di skill games". Nello stesso articolo Sadok dice "Stiamo lavorando per dare maggiore trasparenza all'utente, presto utilizzeremo società di auditing ed enti competenti che certifichino i nostri processi e il nostro software, ma non è facile come sembra".
In attesa che riesca a fornire una maggiore trasparenza consiglieremo a chi sia attratto da questo tipo di giochi una maggiore cautela.
Anche perché siamo capitati sull'ottimo sito di Piero Tofy e abbiamo trovato una serie di post dedicati a bidplaza.it che ci hanno convinto ancora di più nella nostra opinione negativa su questo sito.
Nel primo post troviamo una analisi matematico-statistica piuttosto convincente sui motivi per cui a fare soldi con le aste al ribasso siano solo i battitori e come per avere qualche possibilità di vincere qualcosa si debba attuare una strategia non banale e piuttosto costosa. Insomma: scordati di vincere una wii con una puntata fortunata. La fortuna ha un ruolo molto marginale in questo gioco. Per vincere bisogna essere giocatori professionisti.
Nel secondo post il Tofy avanza dubbi molto pesanti sulla società che gestisce bidplaza.it, un po' gli stessi dubbi che erano venuti a noi, ma con maggiori dati, anche perché é andato a fare una visura alla camera di commercio trovando che il Sadok Kohen non sarebbe semplicemente un socio promotore, come timidamente diceva lui, ma l'amministratore unico di Bidplaza Italia.
Ma il Tofy é andato anche a cercarsi dati della vera responsabile del sito, la lussemburghese Bid Plaza Group S.A., di cui ha trovato qui l'atto costitutivo. Se il nostro francese scolastico non ci inganna, questa Bid Plaza sarebbe stata creata il 5 marzo 2008 da Corinne Petit, rappresentante della Wilona Global S.A. società di diritto panamense. Tre gli amministratori della Bid Plaza: Michele Canepa, Riccardo Moraldi e Annalisa Ciampoli.
L'idea che ci siamo fatti della Wilona Global é che sia una sorta di società paravento e che gli amministratori indicati per la Bid Plaza SA non siano persone che hanno reale voce in capitolo nella vita dell'azienda. Ma bisognerebbe approfondire in questa direzione per dire qualcosa di più certo, e non sembra che sia un compito semplice, data la legislazione in quel di Panama.
In ogni caso abbiamo una situazione piuttosto complessa: una società italiana che scarica le sue responsabilità su una lussemburghese che é posseduta da una società panamense, il cui sito web opera da una macchina posta fisicamente in Turchia.
Ci si potrebbe dire: "e allora? Che mi importa di tutto ciò? Basta che mi diano i premi che mi spettano."
Il problema é che pare siano in molti ad aspettare i premi suddetti. Tofy parla di una Smart non consegnata e avanzava il sospetto che la cosa potesse accadere anche per una casa in Sardegna, messa all'asta a settembre.
Il terzo post di Tofy é lapidario. Risale al fine ottobre scorso e dice, riferendosi alla casa in Sardegna: "io l'avevo detto".
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