Ci hanno segnalato un interessante articolo dal titolo "Il filo Freedomland-Eutelia, beffa hi-tech lunga dieci anni", a firma di Mario Gerevini, apparso sul Corriere della Sera - sezione economia (pag. 35) - in data venerdì 4 giugno 2010. Purtroppo non siamo riusciti a rintracciarne versioni online, per cui forniamo un riassunto di quel che leggiamo direttamente dall'edizione cartacea.
Dal sottotitolo "Dai sogni-web di Degiovanni al crac dei call center" si evince che il soggetto principale è Virgilio Degiovanni, soprannominato Degio. Lo si vede in azione in un paio di foto in atteggiamenti molto scenografici, tipici di attività piramidali di impostazione americana. E infatti nelle prime righe dell'articolo lo si definisce "guru del multilevel marketing, ribattezzato poi network marketing. Ma il senso è sempre quello: catena di Sant'Antonio a livelli industriali".
Motivo scatenante dell'articolo è che tre giorni prima Eutelia, azienda di telecomunicazioni posseduta dalla famiglia Landi, è stata sospesa dal listino e dichiarata insolvente. Il legame non ci pare immediatamente chiaro, ma il Gerevini ci chiede di aver pazienza e seguire il suo ragionamento.
Torniamo indietro di dieci anni e consideriamo Freedomland, una sorta di ibrido web-televisione pensato dal Degiovanni e collocato a 105 euro sul "mercato grigio di Londra". Il giorno del collocamento è coinciso col giorno in cui Freedomland è crollata. Secondo la seguente inchiesta della magistratura il prospetto di collocamento non era veritiero e Degiovanni patteggiò una condanna a 10 mesi. La Freedomland venne rilevata da una cordata guidata da Mario Mutti, patron della Tecnosistemi, che però fallì poco dopo. Freedomland cambiò nome in Eutelia ma questo non le impedì di fare la fine di cui si diceva all'inizio dell'articolo.
Archiviata la tragica storia di Freedomland-Eutelia, il Gerevini segue il percorso del Degiovanni che sarebbe ora in società con Giovanni Lionetti nella gestione di alcuni marchi: Dymmy, Movytel e Just 4 Life.
Di Dymmy si nota come le previsioni del piano industriale fossero fin troppo ottimiste: si era ipotizzato di ottenere risultati mille volte superiori a quelli effettivamente ottenuti. Di Movytel si nota come il 60% del capitale sia posseduto da una misteriosa società basata alle Isole Vergini Britanniche.
Ma la cosa che lascia più perplesso il Gerevini è che due anni fa, nonostante il curriculum non proprio immacolato, il Degiovanni fu invitato a Unomattina per parlare di internet e, nell'occasione, lo si indicava come "Professore di economia e commercio all'Università di Cassino". Spiegazione dell'arcano: il Degiovanni ha avuto un contratto per insegnare per 40 ore nell'anno accademico 2008/2009 un "Laboratorio di comunicazione integrata di impresa", sponsorizzato dalla Movyte.
Ovvero, ci dice Gerevini, Degiovanni avrebbe pagato l'Università di Cassino perché si tenesse un laboratorio in cui l'attività di docente fosse tenuta dal Degiovanni stesso.
2 commenti:
Il Decio ne inventa sempre una più del diavolo. Andare in TV come professore universitario avendo pagato praticamente il suo stipendio con le sue tasche è il massimo. Un vero genio
Purtroppo ancora molti credono che gli asini volino.
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