nplgroup.it

Ci é stato segnalato da Ati un interessante blog che narra le vicende di una aspirante consulente per la NPL Group.

Ci sembra una utile lettura non solo per chi avesse intenzione di rispondere all'offerta di lavoro per questa azienda ma anche per illustrare cosa ci si può aspettare in generale da queste posizioni. Abbiamo infatti ritrovato nelle parole della narratrice la stessa impostazione di molte altre realtà che abbiamo incontrato in precedenza.

In breve consiglieremmo di pensarci sopra davvero bene prima di accettare un lavoro di questo tipo, dato che sono davvero in pochi quelli che possono sperare di farcela in un ambiente del genere.

Il sito dell'azienda citata, nplgroup.it, é anche di piacevole visione ma manca, a nostro avviso, un po' di sostanza.

Ad esempio, non capiamo bene cosa sia la NPL group. La pagina iniziale ci dice "mobili all'ingrosso" ma nel "chi siamo" aziendale leggiamo che é una "società di consulenza e formazione".

Qui si accenna anche al lavoro dei consulenti: "non fanno preventivi né contratti e quindi non vendono ma la loro prestazione professionale é di carattere unicamente pubblicitaria".

Non si fa il nome del titolare, ma questo lo troviamo facilmente, Pietro Napoli, sia su whois chi ha registrato il dominio, sia perché citato nel sito di Bergamo Sposi.

Deve essere lo stesso Pietro Napoli che ha registrato il sito nplconsulting.it che, pur essendo ancora esistente, é stato praticamente svuotato di ogni contenuto.

Troviamo traccia di una vicenda legata a Pietro Napoli e alla sua NPL Consulting nel sito dell'adusbef, una email dello stesso Napoli scritta nel luglio 2005 in cui ci parla di una "riunione che (...) provava a ridurre al minimo ed in tanti casi eliminare i danni economici derivanti dall'eventuale fallimento", che si inserisce in una lunga discussione che a cui rimandiamo gli interessati.

E veniamo al blog su splinder all'origine di questo post. Se nel forum di adusbef si vedeva la vicenda dal punto di vista dei clienti, qui la vediamo dal punto di vista di una promoter.

Ci dice che la selezione all'ingresso é praticamente inesistente, e questo é un brutto segno, perché lascia presagire che non ci sia un grande interesse nella qualità del servizio offerto.

Di conseguenza il contratto offerto é decisamente poco allettante. Per ottenere un guadagno accettabile bisogna avere un portafoglio clienti precostituito, altrimenti le possibilità di cavarsela sono davvero minime.

Non esisterebbe la possibilità, nemmeno futura, di assunzione.

I costi per la ricerca dei clienti sono scaricati sul consulente.

Le conclusioni della aspirante promoter, che condividiamo, sono fosche: per la gran parte delle persone un lavoro di questo tipo non é la scelta migliore che si possa fare.

1 commento:

Bob Spammit ha detto...

Luigi scrive che lui in passato ha venduto per e comprato da npl group senza nessun problema, anzi.

Purtroppo nel frattempo la nostra fonte principale è scomparsa nel nulla, assieme a tutto splider. Però resta il forum adusbef sopra citato.

Invitiamo Luigi a leggerlo ed eventualmente partecipare alla discussione.