West Samoa

Truffa o non truffa? Il sistema di marketing piramidale é una di quelle cose che diventa legale o illegale a seconda di dove e come lo si pratichi. In alcuni paesi c'é più tolleranza, in altri meno.

In ogni caso é un sistema che conviene a pochi a scapito di molti, quindi il consiglio generale é di evitarlo anche quando sia nell'ambito della legalità.

L'idea del marketing piramidale é quella di vendere non tanto un prodotto, quanto il modello di vendita del prodotto.

Vediamo un esempio che dovrebbe chiarire il concetto. Ci sono dei tizi che vendono nomi di dominio web con l'estensione .ws - dicono che ws sta per Web Site, ma ammettono pure la realtà, ovvero che si tratta del dominio nazionale di West Samoa, un po' di spazio sui loro server e qualche prodotto per aiutare la gestione del proprio spazio web. Si fanno chiamare Global Domains International e sono in pratica un dinamico duo: Michael Reed e Alan Ezeir.

Considerando il prestigio molto scarso dell'estensione ws, e i servizi limitati, il valore dell'offerta credo che sia quantificabile al massimo in uno o due dollari al mese.

Loro si fanno pagare 10 dollari al mese, parecchio di più del valore commerciale dell'offerta. Come mai?

Perché il prodotto venduto in sé non é importante, quello che conta é il fatto che, entrando nel giro si ha la possibilità (teorica, molto teorica) di fare soldi.

L'idea sarebbe questa: compro un loro pacchetto, apro il mio sito web .ws, e chiedo a tutti i miei amici (e anche a chiunque mi capita a tiro) di fare altrettanto dicendo che li mando io.

Ora: ogni persona che segue il mio consiglio diventa un mio sottoposto. Dei dieci dollari che paga al mese per il suo sito .ws, uno va a me. E lo stesso vale per i suoi sottoposti (in questa specifica implementazione dello schema, fino al quinto livello).

Dunque: il mio sito web su .ws in realtà é la cosa meno interessante dell'affare, quello che conta é la possibilità di vendere ad altri l'ingresso nello schema.

Ma conviene tutto ciò? A chi si inventa lo schema, generalmente parlando, sì. Sui clienti di primo livello ha un guadagno spettacoloso del 90% al mese. Quelli meno redditizi, quelli di quinto livello, che pagano commissioni a quattro livelli sopra di loro, permettono comunque un guadagno del 50%.
Inoltre, visto che il prodotto in realtà non é importante, se non funziona tanto bene - si perdono dati, il server non é in linea molto più di quanto sia accettabile su un servizio commerciale equivalente, difficilmente il cliente si arrabbierà - non gli conviene. A un certo punto non gli interessa nemmeno. Quello che gli interessa é di avere molti altri sotto di lui che paghino anche loro la loro quota mensile.

Ma a noi che entriamo nello schema, conviene? Generalmente no. E' vero che a qualcuno può andare bene ma il marketing a piramide é inerentemente un sistema non sostenibile. Ovvero, funziona bene in cima alla piramide, male in basso. Il fatto é che le persone disponibili a entrare in un certo schema sono in numero limitato. E se inizialmente é relativamente facile trovare chi entri sotto di noi, più passa il tempo (e più si sparge la voce che non si guadagnano soldi - semmai ne si spendono) più difficile diventa reclutare nuovi sottoposti.

Non siamo sicuri se il sistema come l'hanno implementato questi signori che vendono domini .ws sia legale in Italia. Ma loro sono basati negli Stati Uniti, e lì sono un più di manica larga in queste cose, ed evidentemente non li hanno ancora bloccati. Fossero basati in Italia crediamo sarebbero sotto osservazione della Finanza.

In ogni caso consigleremmo di starne alla larga. Consideriamo il caso peggiore: se non si trova nessuno da ingabolare in questo sistema si finisce per pagare 120 dollari all'anno per un sito web di cui non ci importa niente. Ne vale la pena? Diremmo di no.

Inoltre, se proprio volessimo fare i venditori, preferiremmo farlo di un prodotto che ci convince. Questo non é il caso.

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